lunedì 4 agosto 2014

Recensione: "Là dove fioriscono le magnolie" di Darcie Maranich

Buongiorno lettori! Oggi ho l'opportunità di parlarvi di un libro dolcissimo, una coccola, un libro abbraccio. Leggete più sotto per capire a cosa mi riferisco, prometto che non ve ne pentirete!





Titolo: Là dove fioriscono le magnolie
Autore: Darcie Maranich
Prezzo: 14,90€
Pagine: 266
Data di pubblicazione: Maggio 2014
Edito: Garzanti
Scheda del libro: 
Voto in stelline: 3 stelline e 1/2






Trama:

In un giorno di maggio, mentre il profumo delle magnolie avvolge l'aria, Rebecca impara che la realtà non è mai una sola. A quattordici anni dovrebbe preoccuparsi dei compiti e degli amici, ma la vita ha in serbo altri piani per lei. Ora che sua madre non c'è più, un'altra persona vuole prendersi cura di lei: suo padre. Proprio quell'uomo che, secondo quello che le hanno sempre raccontato, aveva abbandonato la famiglia quando Rebecca era piccolissima. Eppure adesso lui le rivela una verità diversa, inimmaginabile: Rebecca non è figlia unica come credeva, ma ha un fratello, Ben. Un bambino Down dai dolcissimi occhi a mandorla. Affrontare tutto questo non è facile. Ricominciare da zero, in una nuova città e con una famiglia di cui non sapeva l'esistenza. Rebecca non ha più punti di riferimento, si sente sola, smarrita, straniera. Ma a starle accanto c'è Ben. Perché qualunque cosa succeda, lui c'è. Con la sua spontaneità, le sue risate improvvise, il suo affetto incondizionato che non chiede nulla in cambio. All'inizio Rebecca non riesce a sentirsi a suo agio con il fratello. Eppure, giorno dopo giorno, capisce che bisogna andare oltre le apparenze e i pregiudizi. E impara che a volte un abbraccio tanto stretto da togliere il fiato può sciogliere ogni paura, che un sorriso sincero può far guardare il mondo con occhi diversi e una carezza può far riscoprire il valore delle piccole cose. Perché la vita è fatta di tante sfumature. E ci sono mille modi per essere speciali.


cosa penso del libro:

Il tema di questo romanzo è in apparenza triste in quanto racconta di una ragazzina che, in seguito alla scomparsa della madre, scopre di avere un fratello che non ha mai conosciuto, affetto dalla sindrome di Down. In realtà l'argomento viene affrontato con una tale padronanza e consapevolezza che invece di indurre al pianto e alla compassione fa riflettere e crescere.
Il libro è narrato in prima persona dal punto di vista della protagonista: Becca è giovane, è innocente, si ritrova sola e spaesata ed è costretta ad adeguarsi a fare ciò che gli adulti che la circondano decidono sia meglio per lei. Nonostante il dolore della perdita si fa forza e decide di andare avanti e iniziare una nuova esistenza dall'altra parte degli Stati Uniti. D'improvviso è costretta a mettere in discussione tutto il suo passato e tutto quello che la madre le ha raccontato, o meglio tutto quello che le ha taciuto.
A rendere più intensa, emozionante e "vera" la narrazione contribuiscono alcuni brani tratti dal diario della madre della protagonista che aiutano Becca e il lettore a comprendere meglio questo personaggio che è vissuto a lungo conservando gelosamente il suo segreto e che ha fatto scelte poco condivisibili ma comunque comprensibili, per quanto difficili e dolorose.
Mi sarei aspettata che una donna che decide consapevolmente di abbandonare un figlio malato venisse demonizzata e invece non ho trovato accusa in questo romanzo, ma comprensione. Il disagio e la sofferenza che hanno portato alla sua fuga e al successivo silenzio vengono ampiamente indagati e la conclusione a cui si giunge a fine lettura è così dolce e malinconica che non voglio anticiparla per non rovinare il piacere della lettura.
Era la prima volta che incontravo un bambino affetto dalla sindrome di Down in un romanzo e l'incontro è stato molto particolare. Non ne conosco personalmente e non sapevo cosa aspettarmi ma sono felice di esser stata guidata in questo primo approccio da quest'autrice, madre di una bambina affetta dalla stessa patologia e quindi molto competente e coinvolta in prima persona. Darcie Maranich non si abbandona a frasi fatte e luoghi comuni sulla sindrome di Down ma guida per mano il lettore alla scoperta di un mondo del tutto nuovo e particolare, ma non per questo meno bello. Anche grazie alla protagonista e al suo iniziale imbarazzo nel dover avere a che fare con un fratello così diverso da quello che si aspettava, si viene introdotti a un nuovo concetto di normalità fatto di tante piccole anomalie che rendono speciale un'esistenza. Come viene ripetuto più volte, il bambino non viene definito dalla sua sindrome: quella dice sono ciò che non potrà essere ma non tutto ciò che invece sarà, che è quello che veramente conta. Un insegnamento bellissimo.


Non posso che consigliare questo romanzo, una perfetta lettura estiva che scalda il cuore e aiuta ad apprezzare di più quello che la vita ci dona, dimenticando per un attimo quello che ci toglie.
Buona lettura!
Fede

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